La decisione di offrire il Texan “Club” in configurazione base semplificata è stata particolarmente azzeccata, in quanto ha ampliato verso il basso la gamma disponibile per un modello che era sino a poco tempo fa proposto in versione al top dell’allestimento, senza alcuna rinuncia su caratteristiche e prestazioni, ma con una serie di migliorie che sono state adottate su tutta la produzione di serie.

La filosofia adottata per questa versione essenziale del più popolare velivolo italiano è semplicissima: non si tocca nulla strutturalmente e si elimina tutto quello che è possibile con il doppio scopo di contenere i pesi e i costi, e il tutto è realizzato con equilibrio.

L’installazione del motore UL Power 350iS sul Savage ha richiesto un lungo e complesso lavoro non solo per l’adattamento del motore con un nuovo castello, ma soprattutto per la necessità di rifare l’impianto carburante con le pompe elettriche e di sistemare l’impianto di controllo del motore con la centralina ECU.

Un Pioneer 300 a carrello fisso? Si, il velivolo che proviamo è stato concepito non solo per il mercato LSA americano sul quale linea e prestazioni del P300 erano molto apprezzate, ma anche in seguito ad alcune richieste da clienti che avrebbero rinunciato volentieri al carrello retrattile per avere un velivolo più performante del P200, ma ancora facile da gestire e mantenere.

Con un peso massimo al decollo di 590 kg e un nome, “Trail”, che vuol dire “via, sentiero”, il biposto tandem dell’Ing. Groppo parte alla conquista del mercato USA in una versione che ci è piaciuta moltissimo

Il Citius Sport, già provato con il quattro cilindri Jabiru, con il Rotax 912 ULS 100 hp è decisamente più performante, ma è anche più pesante, specie in questa versione “avanzata” che dispone del paracadute a razzo, dell’ELT e di una strumentazione completa.