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Alpi Aviation P300 Kite

Alpi Aviation P300 Kite

Un Pioneer 300 a carrello fisso? Si, il velivolo che proviamo è stato concepito non solo per il mercato LSA americano sul quale linea e prestazioni del P300 erano molto apprezzate (ma elica a passo fisso e carrello fisso sono due fra i principali requisiti), ma anche in seguito ad alcune richieste da clienti che avrebbero rinunciato volentieri al carrello retrattile per avere un velivolo più performante del P200, ma ancora facile da gestire e mantenere. Il carrello adottato è quello sperimentato a lungo sul Pioneer serie 200, con un telaio in acciaio per il treno principale che supporta le gambe ed è fissato al cassone del longherone alare, e un anteriore ammortizzato a gas.

Il P300 Kite è fornito in due versioni, LSA e VDS, identiche strutturalmente a eccezione del rivestimento alare e degli allestimenti interni. In comune hanno la classica struttura in legno con rivestimento di forma in composito dalle linee sportive ed eleganti, un abitacolo accogliente e sportivo nell’impostazione, anche se non molto ampio. Si sale a bordo poggiando direttamente il piede sull’ala con i flap abbassati, e una volta seduti regoliamo con facilità le cinture che su questa versione hanno gli spallacci con attacchi indipendenti (sono a tutti gli effetti a quattro punti).

IN VOLO

In rullaggio il carrello fisso si comporta egregiamente con un ammortizzamento che giudichiamo migliore rispetto al retrattile, almeno sulla gamba anteriore. L’elica appare regolata per la crociera dato che a punto fisso prende poco più di 5000 giri, l’accelerazione in decollo è accettabile, anche se un po’ lenta inizialmente, e stacchiamo dopo 13 secondi e 180 metri di corsa a terra. Molto buono il rateo di salita: a 60 KIAS registriamo la prestazione migliore, 950 ft/min con 5.100 giri; a 70 KIAS 900 ft/min. In volo livellato la presenza del carrello si fa sentire, ma le prestazioni sono comunque molto buone: con il motore al 75% della potenza si viaggia a 120 KIAS (222 km/h limite massimo per la LSA in livellato), e con il motore in pieno si sfiorano i 130, diciamo che rispetto al retrattile si perdono circa 25 km/h.

Manovrabilità ed effetti comandi: risposta sul pitch pronta e sul rollio brillante, quasi del tutto priva di imbardata inversa, anche se lo sforzo laterale sulla barra è sensibile già con piccoli movimenti. Il timone risponde con prontezza sull’imbardata con una discreta dose di rollio indotto. In configurazione clean lo stallo arriva con un leggero preavviso a 40 KIAS, in configurazione land a 35 ed è uno stallo “non evento” che viene recuperato quasi in automatico se appena si alleggerisce la trazione sulla barra. In avvicinamento ed atterraggio non cambia nulla nel comportamento del velivolo rispetto al 300 con carrello retrattile che, semmai, è leggermente più “sporco” aerodinamicamente.

CONCLUSIONI

Nato dall’esigenza di essere presenti sul mercato americano secondo gli standard ASTM, il P300 Kite è una versione che non va in competizione con il classico Pioneer 300 retrattile, performante e “complex”, che proprio per questo piace ad alcuni piloti, e che apre una fascia intermedia di mercato di assoluto interesse per quanto riguarda il prezzo.

http://www.alpiaviation.com

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