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Fly Synthesis Syncro

Fly Synthesis Syncro

Roberto Bisa, a bordo del Syncro, ha percorso 26.000 km in solitario dall’Italia all’estremo sud dell’Argentina, con un velivolo di serie a eccezione dei serbatoi maggiorati. Senza dubbio uno dei velivoli in composito più avanzati al mondo. La fusoliera in carbonio, con parte posteriore in sandwich honeycomb, ha un nuovo avantreno: sparisce il ruotino pivotante comandato dai freni differenziali, sostituito da una gamba anteriore telescopica con lo stesso ammortizzatore del Texan, azionata dalla pedaliera. La zona dell’abitacolo è una struttura indeformabile a protezione dei piloti concepita con criteri di ergonomia innovativi, dalla posizione semisdraiata, alle porte a visibilità totale. La splendida ala a sbalzo a elevato allungamento, con profilo a scorrimento laminare in quattro differenti sezioni, è il vero cuore del velivolo ed è stata sottoposta a una completa operazione di pulizia e di ottimizzazione.

Il Rotax 912 IS è il motore di elezione per un velivolo efficiente come il Syncro, e ha avuto un ruolo importantissimo nella riuscita del raid. Ma è anche il motore perfetto per il turismo di tutti i giorni, grazie all’impianto di iniezione elettronica che garantisce sempre i parametri ottimali di funzionamento, con un consumo inferiore anche del 20% rispetto alla versione classica a carburatori.

In volo

Salire a bordo è semplicissimo grazie alle ampie portiere la cui chiusura, con due punti di aggancio dotati di molle perfettamente tarate, è da “automobile”, semplicemente impeccabile. La posizione semisdraiata è comoda e perfetta per piloti di statura media o alta. L’accelerazione in decollo è notevolissima e stacchiamo in poco meno di 150 m con un rateo di salita iniziale di 700 ft/min a 110 km/h; deconfigurando, il Syncro accelera molto rapidamente e si sale come missili, in particolare alle alte velocità: abbiamo valutato quasi 1.000 ft/min a 180 km/h.

Il Syncro è stabile e facilissimo da pilotare, perfetto per la crociera ad alta velocità: con motore a 5.050 giri e map a 26.8 si viaggia a 250 km/h esatti, un risultato che per un’ala alta è semplicemente eccezionale. Il confort sui lunghi viaggi è ottimale ed è buona anche la visibilità; lo stallo vero e proprio non si raggiunge, anche con i flap in configurazione landing, è presente però un blando preavviso aerodinamico prima di arrivare a una fase di leggero delfinamento. Con full flap si riesce a mantenere un buon angolo di rampa, ma il rispetto dei parametri in avvicinamento e in finale è tassativo.

Conclusioni

Un velivolo eccezionale per prestazioni e per il livello di messa a punto, i numeri parlano chiaro. Va però detto che non è una macchina per piloti alle prime armi: una volta in volo è facilissimo da pilotare e comodo come pochi, ma l’elevata efficienza impone un rispetto assoluto dei parametri in finale e in atterraggio.

www.flysynthesis.com

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