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Tecnam P92 Echo Light 80 hp

Tecnam P92 Echo Light 80 hp

La filosofia adottata per questa versione essenziale del più popolare velivolo italiano è semplicissima: non si tocca nulla strutturalmente e si elimina tutto quello che è possibile con il doppio scopo di contenere i pesi e i costi, e il tutto è realizzato con equilibrio. Mancano i pannelli interni integrali di rivestimento (i rivestimenti sono semplificati al massimo, ma dignitosi), mancano le strobo e le luci di navigazione, la strumentazione è in configurazione base e il motore è il 912 80 hp con la GT Propellers a passo fisso. L’ala è quella del P92 Echo con i flap classici, ma sul velivolo che proviamo in volo è nella versione “corta” da 8 metri. Una delle caratteristiche più curiose dell’Echo Light è l’impianto carburante con un solo serbatoio da 45 litri installato sull’ala destra, scelta motivata dai minori consumi del 912 80 hp che consentono con il pieno di avere tre ore di volo più riserva, e il posizionamento sull’ala destra è stato scelto per il fatto che con il solo pilota, che siede a sinistra, l’aereo è perfettamente equilibrato. Ciò comporta una differenza di bilanciamento quando si vola in due e con il pieno, e su questo aspetto abbiamo puntato una particolare attenzione nei test di volo, arrivando alla conclusione che non si tratta di un reale problema; semmai vale l’indicazione che il solo pilota debba comunque sedere a sinistra.

IN VOLO

Ispezione prevolo senza difficoltà, anzi: la semplicità delle finiture e l’assenza di carenature ruote rende il tutto più semplice e rapido. La manovrabilità in rullaggio è eccellente, purtroppo le condizioni della pista di Capua in occasione della nostra prova sono al limite della praticabilità a causa delle forti piogge dei giorni precedenti. L’accelerazione sul terreno pesante è quindi influenzata dalle condizioni e la rilevazione in decollo di 18 secondi non è indicativa. Il rateo di salita iniziale con full flap è di 600 ft/min, deconfigurando si arriva a 1.100 ft min a pieno carico, una prestazione di assoluto rispetto che già da un’idea di cosa voglia dire portarsi a spasso un centinaio di kg in meno rispetto ai modelli top quali gli LSA. In volo livellato con il motore a 4900 giri si viaggia a 90 KIAS (velocità indicata in nodi), pari a 167 km/h, mentre la crociera veloce la individuiamo a 5.100 giri con 97 kts (180 km/h). Nessuno sbilanciamento è percepibile in crociera per la presenza di un solo serbatoio. In manovra l’Echo Light ricorda i primi P92, addirittura quelli con il Rotax 582, leggeri e scattanti sui comandi; risponde rapidissimo sul rollio, anche questo in parte merito dell’ala corta, ma con una leggerezza di comando fantastica e con poca imbardata inversa. Prontissima anche la risposta del timone il cui effetto primario è seguito da una discreta dose di rollio indotto un po’ più accentuata nelle virate a destra nelle quali si nota anche una leggera tendenza ad abbassare il muso, la presenza di un solo serbatoio in questo caso si fa sentire. Lo stallo clean arriva a 47 KIAS (87 km/h) con rimessa immediata. Con flap in posizione land si scende a 38 KIAS (70 km/h) con un distacco netto e sempre con l’ala destra che va giù. In effetti è questa l’unica situazione nella quale si percepisce la presenza del serbatoio solo sull’ala destra.

CONCLUSIONI

Prescindendo da considerazioni di prezzo e di mercato, l’aereo ha prestazioni elevate per la sua categoria e una piacevolezza di pilotaggio quasi inarrivabile nella grande famiglia dei P92 nelle varie versioni. Il segreto sta tutto nella leggerezza e dovrebbe essere un punto sul quale i costruttori dovrebbero riflettere; siamo infatti convinti che molti aerei in versione essenziale non farebbero rimpiangere confort e finiture grazie al guadagno di prestazioni.

http://www.tecnam.com

 

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