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Airbus A321: un birdstrike finito bene

Airbus A321: un birdstrike finito bene

Data e luogo: 15 agosto 2019, 4 km SE dell’aeroporto internazionale Zhukovsky (Russia)

Velivolo e marche: Airbus A321-211 – VQ-BOZ

Occupanti: 233 (equipaggio 7 – passeggeri 226)

Tipo di volo: volo di linea nazionale

La ripresa dal drone: la freccia indica il primo punto di contatto, si nota il canale traversato obliquamente. La corsa totale è stata di circa 250 metri

Il volo 178 della Ural Airlines ha sofferto una duplice piantata motore in decollo dall’aeroporto internazionale Zhulkovsky di Mosca, poco dopo la rotazione, quando era a 200 m di altezza in fase di salita iniziale, a causa di un massivo birdstrike con uno stormo di gabbiani. Aereo carico di passeggeri e di carburante, in assetto di salita e a una quota ridicola, la peggiore situazione che si possa immaginare. Situazione che è stata gestita al meglio dal comandante, Damir Yusupov, 41 anni e 3000 ore di volo, e dal suo primo ufficiale Georgy Murzin, 23 anni e 300 ore di volo. L’aereo è atterrato con il carrello retratto e i flap estesi in un campo di granturco poco dopo il prolungamento dell’asse pista, fermandosi dopo una strisciata a terra di circa 250 metri e una forte decelerazione, traversando indenne anche un canale, fortunatamente preso obliquamente. I passeggeri sono stati evacuati con gli scivoli e solo 10 su 226 hanno riportato leggere ferite. Un atterraggio che è stato paragonato al “miracolo dell’Hudson” che ha reso Chelsey “Sully” Sullemberg uno dei piloti più famosi al mondo, ma in questo caso la situazione era ancora peggiore, vista la quota e la reale mancanza di tempo decisionale.

1 Traiettoria del volo (in rosso la decelerazione dopo il contatto) 2 Punto di arresto 3 Strada 4 Insediamento produttivo

Per questo, a nostro giudizio, il comandante è stato eccezionale, perché la sequenza necessaria a capire cosa fosse successo, porre l’aereo in assetto mantenendo più energia possibile, e atterrare nel miglior modo possibile, si è bruciata in una manciata di secondi, davvero pochissimi come testimoniato dal video girato da un passeggero e subito pubblicato in rete. In pratica l’unica decisione presa dal comandante è stata quella di mantenere il carrello retratto, per il resto si è concentrato nel far volare l’aereo sino a terra nel miglior modo possibile. Oltre che bravo e ben addestrato il comandante è stato sicuramente anche fortunato, perché il campo si trovava esattamente sul prolungamento dell’asse pista, e il contatto è avvenuto a breve distanza da una strada e da un agglomerato produttivo.

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