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L’EDITORIALE DI MAGGIO – Fiere, eventi e raduni, tutto cambia?

AERO 2016 è appena finita e, come ormai chiaro da qualche anno, il trend al ribasso è confermato in pieno, sia per quanto riguarda gli espositori (due padiglioni in meno), sia per la partecipazione di pubblico. Specchio ovviamente di un momento di crisi globale del settore (se leggete le notizie dall’industria da pag. 8 il calo di vendite è generalizzato nell’intera Europa, e anche il ricco mercato asiatico inizia a contrarsi). Incide ovviamente anche la comprensibile “ostinazione” degli organizzatori della “Messe” tedesca a mantenere la cadenza annuale, invece di tornare alla biennale che molti da tempo chiedono: le aziende avrebbero respiro e possibilità di presentare qualcosa di nuovo (ogni anno è semplicemente impossibile) e il pubblico tornerebbe quello delle grandi occasioni con la “carica dei 40.000” degli anni d’oro. Ma la fiera tedesca è innanzitutto un business, e sino a che ci sarà guadagno, anche se con margini sempre più ridotti, crediamo che nulla possa cambiare; ci pensano quindi le aziende a rendere AERO biennale semplicemente non partecipando a una o più edizioni, o ridimensionando la presenza avvalendosi dei dealer locali. Va anche detto che se si vuole avere un quadro completo di tutto quello che è disponibile nel settore dell’aviazione generale o leggera bisogna comunque essere presenti, anche se di questo passo fra qualche anno i giornalisti rischiano di essere più numerosi dei visitatori…

E in Italia? Un anno davvero strano, il 2016, e i lettori più attenti hanno notato che ancora non abbiamo pubblicato la classica “Agenda del volo” con i principali appuntamenti, proprio perché siamo a conoscenza di criticità organizzative che vanno assolutamente risolte, magari trovando nuove vie: Cielo e Volo, la fiera commerciale per eccellenza, per un anno salta, anche se in extremis si è tentato di organizzarla lo stesso. Peccato, era prevista anche la Pattuglia Acrobatica Nazionale con un passaggio il sabato pomeriggio. Il prossimo anno senza dubbio tornerà a essere il riferimento del settore. Il Meeting di Primavera, raduno fra amici (tanti) e anche vetrina commerciale informale, era penalizzato ingiustamente dalla concomitanza con AERO a causa della quale la maggior parte degli operatori non era in grado di partecipare (noi stessi, per il primo anno, non saremmo stati presenti con lo stand della rivista). Giove Pluvio (sempre lui! Ma che gli hanno fatto le “giacchette gialle”?) ci ha messo del suo e con una meteo prevista disastrosa si è deciso saggiamente di rimandare il tutto al 6-7-8 maggio. Ci saremo e vi aspettiamo tutti per presentare una splendida iniziativa che farà dell’aeroporto Eleuteri di Castiglione del Lago un punto permanente di riferimento per una gran fetta del volo italiano, un fantastico regalo a tutti gli appassionati.
Una terza via, infine. È quella che AOPA Italia propone insieme al VFR Team e alla nostra rivista: il 2 e 3 luglio vi aspettiamo a Pavullo, sull’Appennino modenese, per un raduno di volo nel quale non ci sarà null’altro se non il piacere di ritrovarsi fra amici e fra “malati di aviazione” con uno spirito goliardico che in passato ha funzionato perfettamente e che un po’ si era perso nell’ultima edizione del VFR Meeting, assolutamente comprensibile dopo i picchi di edizioni memorabili. Ci riproviamo con una novità: nel 2016 tutti i principali protagonisti del mondo del volo sono stati coinvolti, dividendo incarichi, oneri e responsabilità, e facendo un’opera di promozione molto incisiva. Ma il grosso del lavoro sta dietro le quinte ed è fatto di incontri con ENAC, di preparazione di un nuovo modo di intendere il volo che metta al primo posto unicamente i piloti e la loro sacrosanta libertà di volo. Al Meeting AOPA VFR di Pavullo attendiamo tutta l’Italia che vola, con qualsiasi cosa in grado di staccarsi da terra, sarà senza dubbio l’evento dell’anno per numeri e per importanza, anche futura grazie al cambio di mentalità che stiamo chiedendo a chi è chiamato a regolare l’attività di volo; la sera ci troveremo tutti insieme per una cena in aeroporto con uno spettacolo che si annuncia semplicemente fantastico e che sarà chiuso da una premiazione con gli “Oscar VFR” che la nostra rivista assegnerà a chi nel 2015 si è distinto nei vari settori: produzione, promozione, sport. E abbiamo in serbo un “Oscar” specialissimo che, se tutto andrà secondo i piani, potrebbe segnare l’inizio di una nuova stagione, con le Istituzioni e gli Enti realmente dalla parte dei piloti italiani. E io, personalmente, non vedo l’ora di poterlo consegnare.

Rodolfo Biancorosso – direttore@vsaviation.it

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